Categorie: Editorial
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E’ stato pubblicato il Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile (SDR), che include il SDG Index e i Dashboards che monitorano i progressi sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS). Il Rapporto mostra che molteplici e simultanee crisi internazionali hanno frenato i progressi sugli obiettivi universali adottati da tutti i paesi membri delle Nazioni Unite durante lo storico vertice del 2015.

“Cinquant’anni dopo la prima conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano tenutasi a Stoccolma nel 1972, i principi fondamentali degli OSS di inclusione sociale, energia pulita, consumo responsabile e accesso universale ai servizi pubblici sono più che mai necessari per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo. I paesi poveri e vulnerabili sono particolarmente colpiti dalle molteplici crisi sanitarie, geopolitiche e climatiche e dalle loro ricadute. Per ripristinare e accelerare i progressi degli OSS, c’e’ bisogno di cooperazione globale per porre fine alla pandemia, negoziare la fine della guerra in Ucraina e garantire i finanziamenti necessari per raggiungere gli OSS”, afferma il Prof. Jeffrey D. Sachs, Presidente di SDSN e autore principale del Rapporto.

Dettagli della citazione:

Sachs, J., Lafortune, G., Kroll, C., Fuller, G., Woelm, F. (2022). From Crisis to Sustainable Development: the SDGs as Roadmap to 2030 and Beyond. Sustainable Development Report 2022. Cambridge: Cambridge University Press.

Il Rapporto può essere scaricato gratuitamente qui:

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Per il secondo anno consecutivo, il mondo non sta più facendo progressi sugli OSS.

Molteplici e simultanee crisi, in ambito di salute, clima, biodiversità, geopolitica e militare, sono le principali battute d’arresto per lo sviluppo sostenibile a livello globale. La media mondiale del SDG Index è leggermente diminuita nel 2021 per il secondo anno consecutivo, in gran parte a causa dell’impatto della pandemia sull’OSS1 (Sconfiggere la povertà) e sull’OSS8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e delle scarse prestazioni sugli OSS11- 15 (clima, biodiversità e obiettivi di sviluppo urbano sostenibile). Oltre ai loro enormi costi umanitari, i conflitti militari – inclusa la guerra in Ucraina – hanno importanti ricadute internazionali sulla sicurezza alimentare e sui prezzi dell’energia, che a loro volta sono amplificate dalla crisi climatica e della biodiversità. I conflitti militari spiazzano inoltre i progetti e gli investimenti a lungo termine. Pace, diplomazia e cooperazione internazionale sono condizioni fondamentali affinchè il mondo progredisca verso gli OSS entro il 2030 e oltre.

In vetta al SDG Index 2022 si trova la Finlandia, seguita da tre paesi nordici – Danimarca, Svezia e Norvegia – e tutti i primi 10 paesi sono europei. Eppure anche questi paesi devono affrontare sfide importanti nel raggiungimento dei diversi OSS. Complessivamente, l’Asia orientale e meridionale è la regione che ha progredito maggiormente rispetto agli OSS dalla loro adozione nel 2015. Il Bangladesh e la Cambogia sono i due paesi che hanno progredito di più rispetto agli OSS dal 2015. Al contrario, il Venezuela ha registrato il calo maggiore nel SDG Index dall’adozione degli OSS nel 2015.

È urgente un piano globale per finanziare lo sviluppo sostenibile.

Il raggiungimento degli OSS è fondamentalmente un programma di investimento nelle infrastrutture fisiche (comprese le energie rinnovabili e le tecnologie digitali) e nel capitale umano (tra cui salute e istruzione). Eppure la metà più povera del mondo non ha accesso a condizioni accettabili al mercato del capitale. I paesi poveri e vulnerabili sono stati duramente colpiti dalle molteplici crisi e dalle loro ricadute. L’aumento delle pressioni sul budget, l’aumento della spesa militare e gli importanti cambiamenti nelle priorità strategiche, soprattutto nei paesi europei, potrebbero ridurre a livello globale la disponibilità di fondi destinati allo sviluppo sostenibile. In questo contesto, il Rapporto presenta un piano per il finanziamento degli OSS a livello globale articolato attorno a cinque punti. Il Rapporto sottolinea il ruolo chiave del G20, del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e delle Banche Multilaterali di Sviluppo (MDB) per espandere i finanziamenti OSS a livello globale.

A metà strada verso il 2030, gli sforzi politici e gli impegni per il raggiungimento degli SDG variano notevolmente.

A metà strada verso il 2030, l’integrazione degli OSS nelle politiche, nei regolamenti, nei budget, nei sistemi di monitoraggio, e nelle altre politiche e procedure governative, varia ancora notevolmente da paese a paese. Tra gli Stati membri del G20, gli Stati Uniti, il Brasile e la Federazione Russa mostrano il minor sostegno all’Agenda 2030 e agli OSS. Al contrario, i paesi nordici dimostrano un sostegno relativamente elevato per gli OSS, così come l’Argentina, la Germania, il Giappone e il Messico (tutti i paesi del G20). Alcuni paesi come il Benin e la Nigeria, ad esempio, hanno grandi lacune nel loro SDG Index, ma ottengono anche punteggi relativamente alti per i loro sforzi politici. È interessante notare che il Benin e il Messico, negli ultimi anni, hanno entrambi emesso obbligazioni sovrane legate agli OSS per aumentare i loro investimenti nello sviluppo sostenibile.

Per la seconda volta dalla loro adozione nel 2015, gli Stati membri delle Nazioni Unite si incontreranno a settembre 2023, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il vertice OSS, per definire le priorità per ripristinare e accelerare i progressi in materia di OSS entro il 2030 e oltre. Obiettivi, strategie e piani nazionali ambiziosi e solidi sono fondamentali per trasformare gli OSS in un’agenda d’azione.

Altri risultati del Rapporto sullo sviluppo sostenibile 2022:

  • I paesi ricchi generano ricadute internazionali negative, in particolare attraverso consumi non sostenibili. L’International Spillover Index 2022 incluso in questo Rapporto sottolinea come i paesi ricchi generino ricadute socioeconomiche e ambientali negative, anche attraverso catene di approvvigionamento e di commercio insostenibili.
  • Le nuove partnership e innovazioni emerse durante la pandemia di COVID-19, anche nella cooperazione scientifica e nei dati, dovrebbero essere ampliate per supportare gli OSS. La scienza, le innovazioni tecnologiche e i sistemi di dati possono aiutare a identificare soluzioni in tempi di crisi e possono fornire contributi decisivi per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Queste richiedono investimenti maggiori e prolungati nelle capacità statistiche, in ricerca e sviluppo, nell’istruzione e nelle competenze.Dal 2015, il Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile fornisce i dati più aggiornati per monitorare e classificare le prestazioni di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite sugli OSS. Il Rapporto è stato scritto da un gruppo di esperti indipendenti presso il Sustainable Development Solutions Network (SDSN), guidato dal suo Presidente, il Prof. Jeffrey Sachs. Il rapporto è prodotto da SDSN, pubblicato da Cambridge University Press e cofinanziato da Bertelsmann Stiftung.

Classifica e punteggio del SDG Index 2022

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