Categorie: Editorial
Tipo di Contenuto: attacchi | cybersecurity
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Gli attacchi informatici proseguono e le piccole e medie imprese — il tessuto imprenditoriale dell’Italia — ne sono colpite spesso, ma il fenomeno non emerge del tutto. Un po’ perché il più delle volte le imprese minori sono fuori dalle rilevazioni ufficiali, un po’ perché le aziende non denunciano: scatta la vergogna d’essere vulnerabili. Eppure la segnalazione è un passo fondamentale per evitare che i dati rubati diventino lo strumento per violare tutta la filiera, causando danni maggiori. Affronta il tema Ferruccio de Bortoli che sul numero di domani dell’Economia del Corriere della Sera, in edicola domani gratis con il quotidiano, mostra i dati dell’Acn, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

«Soltanto nei primi sei mesi del 2023 sono state 78 le piccole e medie aziende italiane che hanno subito attacchi di pirateria sul web — scrive de Bortoli —. E negli ultimi 18 mesi l’Acn ha accertato 175 incursioni ransomware, cioè attraverso virus, delle quali l’83% a danno di operatori privati. I bersagli più grandi sono stati le Ferrovie, il ministro dell’Ambiente e alcuni ospedali di Milano e Torino. Ma quanti altri casi sono sfuggiti alle rilevazioni perché non rilevati o scoperti?».

Il direttore generale dell’Agenzia, Bruno Frattasi, rivela che nel 2022 «l’85% dell’aziende italiane ha subito un attacco cyber, ma solo una su quattro ha una soluzione avanzata di gestione». Insomma, servono formazione e più consapevolezza: bisogna investire, dice de Bortoli. Anche per aiutare le imprese a superare l’omertà digitale. Intanto i cittadini devono affrontare gli aumenti, portati dall’inflazione strutturale ma anche, pare, da qualche speculazione. L’Economia dedica un approfondimento su Mister Prezzi, il garante dei consumatori che oggi è Benedetto Mineo. Varata nel 2007, questa figura è tornata protagonista con le impennate di aerei, latticini, frutta. Ha più potere di prima, dice l’indagine, anche con le multe.

La copertina è dedicata a Camilla Colucci, la fondatrice di Circularity. Gestisce una piattaforma per il riciclo degli scarti industriali che coinvolge 20 mila imprese: l’obiettivo è digitalizzare l’economia circolare e nell’azionariato c’è al 36% Innovatec (tecnologie a ridotto impatto ambientale).

 

Due Ferrari

Tra i personaggi della settimana c’è Carlos Tavares, ceo di Stellantis. Dall’incontro con il ministro delle Imprese è emersa l’intenzione di aumentare la produzione di auto in Italia, quasi dimezzata in 15 anni. Piano fattibile? Intanto la marca made in Italy per eccellenza, Ferrari, vive un paradosso: Borsa e conti sono all’apice, ma non vince un Mondiale in F1 dal 2008.

Diversa Ferrari è quella dei formaggi, che corre ma deve fare i conti con la frenata del Pnrr. La presidente Laura Ferrari chiede di sbloccare in fretta i fondi perché le imprese vi hanno costruito i piani d’investimento. Altro protagonista è Alberto Tasca della cantina Tasca d’Almertita, diventata una B Corp : sta sperimentando l’intelligenza artificiale per ridurre gli sprechi.

 

di Alessandra Puato

 

Fonte: https://www.corriere.it/economia/finanza/23_luglio_16/cybersecurity-servono-piu-investimenti-formazione-soprattutto-pmi-bb86ae68-2267-11ee-a6cb-edb4a7e89d72.shtml