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Il copione potrebbe avere caratteristiche analoghe a quello che ha preso forma all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina

C’è il rischio che la crisi in Medio Oriente, con i venti di guerra che in queste ore soffiano pericolosamente dopo l’attacco a Israele da parte di Hamas, abbia ripercussioni sulle bollette del gas degli italiani e sui prezzi dei carburanti. È quanto hanno sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e, sul fronte delle associazioni dei consumatori, Assoutenti. Puntuale è ritornato al centro del dibattito il tema della necessità per l’Italia di andare nella direzione dell’autonomia energetica. Il copione potrebbe avere caratteristiche analoghe a quello che ha preso forma all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina. Anzi, secondo il presidente del Cnel Renato Brunetta, dalla guerra in Medio Oriente c’è “il rischio” che derivino “squilibri energetici peggiori” che la crisi in Ucraina.

Energia, Urso: rischi da conflitto in Medioriente per approvvigionamenti

«La situazione di emergenza» innescata dall’attacco ad Israele «rischia di far esplodere altre problematiche, mi riferisco a quello dell’energia, come accaduto per la guerra della Russia in Ucraina, per l’approvvigionamento di gas e petrolio». È quanto ha sottolineato Urso, intervistato a Rai News 24. «Da quei paesi – ha aggiunto – giungono altre risorse alla nostra Europa. Dobbiamo capire e comprendere anche se dobbiamo pensare all’autonomia strategica del nostro continente per l’approvvigionamento energetico ma non solo».

Il gas fa +12% coi sospetti di sabotaggio in Finlandia

In questa fase peraltro i gasdotti possono essere oggetto di atti di sabotaggio. Lo dimostra quanto è accaduto a quello che collega la Finlandia con l’Estonia, il Baltic Connector, che ha registrato una perdita di gas. Il primo ministro Petteri Orpo ha spiegato che «è probabile che il danno al gasdotto ed al cavo di comunicazione sia il risultato di un’attività esterna». In scia ai sospetti della Finlandia per un possibile atto di sabotaggio, il prezzo del gas in Europa ha accelerato. I future Ttf sono aumentati sul mercato di Amsterdam del 12% a 49,31 euro al megawattora, sulla spinta del timore sulla sicurezza delle infrastrutture energetiche in Europa, a poco più di un anno di distanza dall’esplosione che ha danneggiato il Nord Stream.

Il nodo Algeria

Secondo Assoutenti, il conflitto scoppiato in Israele, ha sottolineato l’associazione dei consumatori, rischia di avere ripercussioni dirette per le tasche degli italiani. «Che il nostro Paese dipenda ancora molto dall’estero per le forniture di gas lo dimostrano i dati di Arera, secondo cui dei 72,6 miliardi di metri cubi di gas naturale importati dall’Italia nel 2022, l’Algeria è il primo paese fornitore con circa il 36%, seguono Russia e Azerbaigian con circa il 15%, Qatar da cui arriva il 10% del gas, Norvegia con l’8,6%, Libia al 4,3%: nell’importazione via nave stanno inoltre assumendo importanza altri paesi come Spagna, Egitto e Nigeria». In una nota pubblicata su facebook, il ministero degli esteri algerino ha condannato con «forza la politica e le pratiche» di Israele nella Striscia di Gaza, definendole «attacchi brutali» e una «violazione delle più elementari regole umanitarie e dei riferimenti di legittimità internazionale».

Mimit: alta allerta sui carburanti per la guerra in Israele

La tendenza dei prezzi dei carburanti «al ribasso potrà purtroppo subire delle conseguenze negative a causa delle turbolenze sui mercati derivanti dall’attacco di Hamas a Israele e da quanto potrà conseguirne, come si evidenzia anche dall’impennata del prezzo del Brent nella giornata di oggi, cresciuto a più di 87 dollari». Lo ha sottolineato il ministero delle Imprese in una nota. Per ora lunedì 9 il prezzo della benzina è sceso a 1,945 euro/l, e, nelle ultime due settimane, ha visto una contrazione di 5,3 cent. Lo stesso trend al ribasso c’è per il gasolio che ha registrato un prezzo di 1,914 euro, con un decremento negli ultimi 14 giorni di 2,3 centesimi di euro.

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/dalla-guerra-israele-possibile-impatto-bollette-e-benzina-italia-ecco-perche-AF8Nq5AB?refresh_ce