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Il 20 maggio è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo 2024/1157 sulla spedizione di rifiuti, che modifica i precedenti regolamenti (UE) n. 1257/2013 e (UE) 2020/1056 e abroga il Regolamento (CE) n. 1013/2006. Questa nuova indicazione introduce norme più severe per l’esportazione di rifiuti verso paesi terzi e mira a migliorare la tracciabilità, agevolando le spedizioni di rifiuti destinati al riciclaggio sia nell’UE che a livello globale.
L’obiettivo principale della norma è sostenere l’economia circolare, assicurando che i rifiuti esportati dall’UE siano trattati in modo sostenibile. Dal 2004, le esportazioni di rifiuti dall’UE verso paesi extra-UE sono aumentate del 72%, raggiungendo 35 milioni di tonnellate nel 2023. Di questi, il 49% è diretto verso paesi non OCSE, con la Turchia come principale destinatario. Una parte significativa di queste movimentazioni è illegale, con stime che indicano un giro d’affari illecito di circa 9,5 miliardi di euro annui, in particolare per quanto riguarda i rifiuti pericolosi.
Nell’ambito del nuovo regolamento, da maggio 2027 le esportazioni di rifiuti verso paesi non OCSE saranno consentite solo se questi paesi dimostreranno alla Commissione europea di poterli gestire in maniera sostenibile. Inoltre, l’esportazione di rifiuti di plastica verso paesi non OCSE sarà vietata dal 21 novembre 2026 per un periodo di due anni e mezzo. La Commissione europea monitorerà le esportazioni verso i paesi OCSE, intervenendo nel caso in cui creino problemi ambientali.
Le aziende della UE che esportano rifiuti dovranno inoltre garantire, attraverso audit indipendenti, che i destinatari gestiscano i rifiuti in modo rispettoso dell’ambiente. Il regolamento rafforza la cooperazione tra gli Stati membri nella lotta contro il traffico illecito di rifiuti e prevede sanzioni più severe per i crimini ambientali, in linea con la nuova direttiva sulla tutela penale dell’ambiente.
Dal 21 maggio 2026, le procedure per le spedizioni di rifiuti saranno digitalizzate per migliorarne la tracciabilità e facilitare il riciclaggio, con procedure accelerate verso strutture designate e pre-autorizzate.
Il commissario europeo per l’ambiente, Virginijus Sinkevicius, ha dichiarato che il nuovo regolamento garantirà una gestione sostenibile dei rifiuti esportati dall’UE, contribuendo a un’economia pulita e circolare. Questo semplificherà le spedizioni, promuoverà l’industria del riciclaggio e ridurrà l’inquinamento e il traffico illecito di rifiuti.