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Grazie ad algoritmi di computer vision e sensori visuali, la società fondata nel 2016 estrae le caratteristiche uniche di ogni visitatore in store (sesso, età,colore dei capelli e barba, occhiali) e altri dati legati al punto vendita (numero di persone che sono entrate, vetrine più attraenti).

Cambiare il retail partendo dal cliente. È questo l’obiettivo di WonderStore, startup nata dall’esigenza strategica di conoscere i clienti e i visitatori che entrano quotidianamente nei negozi, nei centri commerciali, negli aeroporti, nei supermercati. Come? Grazie a sofisticati algoritmi di computer vision e ai sensori visuali, con cui il team della startup riesce a estrarre le caratteristiche uniche di ogni visitatore come sesso, età, emozioni, colore dei capelli e barba, occhiali, trucco e molti altri dati legati al punto vendita: numero di persone che sono entrate, orari di maggiore e minore afflusso, vetrine più attraenti, aree dello store più visitate.

“Abbiamo creato WonderStore pensando a un modo diverso di guardare al cliente. Non più un numero che riempie statistiche e diagrammi di flusso, ma una persona, coi suoi desideri, le sue emozioni e le sue piccole e grandi esigenze nel mondo reale” spiega Luigi Crudele, Fondatore e CEO di WonderStore.

Un progetto innovativo che ha suscitato l’interesse di brand del lusso come Moncler, oltre a Esselunga, Ferrero e aeroporto di Torino.

La storia di WonderStore

Luigi Crudele ha 54 anni e una laurea in informatica conseguita a Salerno. Appassionato di web e digitale, dopo un’esperienza in IBM, torna a Cagliari, sua città di origine, dove fonda una digital agency, Cruel, insieme al fratello Raffaele. Lavorando nel mondo del web e dei portali online, conosce Reinier van Kleij, ingegnere informatico olandese. Una figura nota nel mondo del virtuale, perché van Kleii è tra gli ideatori della versione web de L’Unione Sarda, il primo quotidiano in Europa e il secondo al mondo ad essere lanciato online.  “Con lui siamo venuti a conoscenza che alcuni negozi di Londra in difficoltà. La prima reazione è stata questa: si può aiutare un negozio solo conoscendo chi ci entra, chi lo visita, conoscendo che cosa cercano i clienti” continua Crudele. Era il 2016 e cominciava a prendere forma l’idea che sarebbe stata sviluppata dalla startup WonderStore. “Oggi il retail ha bisogno di dati. Se il web ne ha molti a disposizione, gli store fisici ne sono sprovvisti. Di quello che succede nel negozio non si sa nulla. Si spendono milioni per lavorare sulle vetrine, ma nessuno ne conosce l’efficacia. Ci si concentra sulle campagne di comunicazione ma mancano informazioni sui destinatari. I dati possono risolvere questi problemi e contribuiscono a creare prodotti mirati per la clientela” continua l’imprenditore.

Wonder Store viene fondata nel dicembre del 2016 a Cagliari. Nel 2017 viene lanciato sul mercato il prodotto: una piattaforma che anticipa i cambiamenti relativi alla segmentazione del mercato e massimizza l’efficacia dei processi strategici decisionali. Ecco come funziona.

Wonder Store: i casi d’uso

Sono diversi i casi d’uso del prodotto messo a punto dalla startup. Sono stati riportati tutti sulla piattaforma Mamacrowd dove da febbraio la startup ha avviato una campagna di raccolta di crowdfunding.

Data Collection: The Real-World Analytics.

Un visual sensor IoT all’ingresso dello store raccoglie i dati unici dei visitatori che entrano (dal sesso all’età). WonderStore è in grado di conteggiare i visitatori unici dello Store. Con il Data Collection posizionando i visual sensor IoT in aree specifiche dello store si possono misurare l’efficacia delle varie zone.
Tutti i dati raccolti convergono sul Cloud per essere elaborati dalla Business Intelligence e visualizzati in dashboard e report in grado di fornire a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale le giuste informazioni per prendere decisioni strategiche.

Conversion Rates

WonderStore è in grado di misurare con precisione l’efficacia delle vetrine, di un’area espositiva o di un prodotto. Posizionando i sensori nelle vetrine e all’ingresso, WonderStore è in grado di catalogare le persone che guardano la vetrina (dal sesso all’età alle emozioni) e riconoscere quali sono effettivamente entrate nel negozio. La distanza dalla vetrina e il tempo trascorso davanti alla vetrina possono essere configurati per catalogare come “interessati” solo le persone che si trovano di fronte alla vetrina ad una certa distanza e per un certo periodo di tempo.

Se si aggiunge un sensore al registratore di cassa, si può anche calcolare quanti e quali tipi di persone guardano la vetrina, entrano nel negozio e infine acquistano.

Omnichannel Campaign ROI

WonderStore consente di misurare l’efficacia delle campagne di comunicazione. Come? Classificando i visitatori che entrano nei negozi dopo aver lanciato in TV, su radio o su stampa un nuovo prodotto. Con WonderStore lo store manager può misurare se il segmento atteso entra nei negozi con grande precisione. Possono capire se l’obiettivo si ferma a guardare la vetrina ed entra poi per toccare con mano il nuovo prodotto visto nella campagna ed eventualmente acquistarlo. In questo modo, possiamo anche capire quali media (TV, radio, stampa) sono più efficaci o se il messaggio di comunicazione attrae il giusto segmento di persone nei negozi.

Intelligent Digital Signage

Collegando i sensori IoT di WonderStore a uno o più monitor, grazie al motore di raccomandazioni, è possibile inviare contenuti personalizzati sui monitor in base al segmento (dall’età al sesso) di appartenenza dei visitatori. In questo modo il negozio diventa dinamico e si adatta in base al target presente in quel momento.
Nel caso di donne nella fascia 25-30 anni i monitor trasmetteranno i contenuti progettati e mirati per loro. I segmenti e i contenuti possono essere creati e gestiti manualmente dal cliente o automaticamente dall’Intelligenza Artificiale/Machine Learning.

Online to In-Store, offline Continuum

WonderStore è anche in grado di riconoscere il volto di un visitatore utilizzando sofisticati algoritmi di riconoscimento facciale, che consente di creare continuità tra il comportamento online e l’esperienza in negozio.
In questo modo la vita virtuale dell’utente è finalmente connessa con la sua vita reale nello Store. E viceversa.

Clienteling e Loyalty Card-les

WonderStore è in grado di riconoscere un cliente registrato e avvisare lo staff del negozio che è appena entrato nel negozio. Tutte le informazioni del cliente TOP verranno inviate allo smartphone o al tablet del venditore per fornirgli un servizio esclusivo. Integrando WonderStore con il CRM, avere i dati a portata di mano dallo Store Manager è molto semplice. Con WonderStore è quindi facile attivare un programma Loyalty senza bisogno di supporto cartaceo. Solo un selfie del cliente, anche attraverso l’App dedicata, WonderStore può riconoscere e inviare offerte mirate, contenuti o semplicemente uno sconto di cassa.

I numeri di WonderStore e il mercato in cui opera

La società ha fatturato nel 2018 211.000 euro con un trend di crescita del +250% rispetto all’anno precedente. Il suo mercato è già stato validato attraverso contratti di roll-out internazionali e POC (prove di fattibilità) con i più importanti brand internazionali del fashion luxury. A febbraio ha lanciato una campagna di raccolta fondi online su Mamacrowd, piattaforma di equity crowdfunding gestita da SiamoSoci. L’obiettivo della campagna – che rimarrà aperta fino al 15 aprile su Mamacrowd – è raccogliere 200.000 Euro.

Grazie alle risorse finanziarie raccolte con questa operazione, WonderStore punterà su attività di ricerca e sviluppo, di marketing e comunicazione per lanciare sul mercato italiano e internazionale la soluzione innovativa sviluppata, in grado di migliorare la performance delle vendite degli store, e rafforzerà il team con l’ingresso di nuovi professionisti. Anche Digital Magics, incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio italiano, parteciperà alla campagna di WonderStoresu Mamacrowd.

I numeri della startup vanno inseriti nel mercato di riferimento. La “machine vision” sta diventando una delle macro tendenze che plasmano le nostre vite quotidiane. La tecnologia alla base del riconoscimento facciale sta abilitando sistemi di check-out e smile-to-pay presso i ristoranti fast food, oltre ad essere usata per analizzare i pedoni in Cina. I Retailer utilizzano la visione artificiale per comprendere e ottimizzare l’esperienza in negozio.

Entro il 2022 ci saranno circa 44 miliardi di telecamere incorporate nel mondo secondo LDV Capital.Ma mentre i brand sono in grado di analizzare in modo preciso e costante i comportamenti, le abitudini e i desideri dei loro clienti nel mondo online, in quello fisico avviene l’esatto contrario. I settori quali il luxury, fashion, GDO, ristorazione, automotive, transportation hanno l’urgente necessità di conoscere i propri visitatori e di acquisire informazioni strategiche utili ad ogni livello aziendale. Parliamo di un mercato potenziale di più di 50 miliardi di euro.