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Viviamo nell’era digitale moderna, un periodo di innovazione e progresso senza precedenti. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (IA) generativa è uno dei protagonisti emergenti, guadagnando un’attenzione che aumenta di giorno in giorno. Uno degli eventi più notevoli è stato il lancio al pubblico di Chat GPT, un prodotto di punta dell’organizzazione OpenAI, avvenuto nel dicembre 2022.

L’Intelligenza Artificiale Generativa, però, non è un concetto nuovo. Era già presente in una forma più rudimentale e accessibile solo a una cerchia ristretta di utenti, principalmente ricercatori e sviluppatori. Ma con il lancio di ChatGPT, OpenAI ha radicalmente trasformato l’approccio e l’accesso a questo tipo di tecnologia. Ora, l’IA generativa non è più un’esclusiva delle élite tecniche, ma è alla portata di tutti.

Tuttavia, come accade spesso con le innovazioni rivoluzionarie, l’entusiasmo iniziale per l’IA generativa ha lasciato spazio a delle preoccupazioni molto concrete. Le aziende che intendono integrare l’IA generativa nei loro processi si trovano di fronte a due sfide principali: la sicurezza dei dati e le cosiddette “allucinazioni” dell’IA.

La sicurezza dei dati è sempre stata una questione cruciale, in particolare per le aziende che gestiscono informazioni sensibili o proprietarie. Con l’IA generativa, che ha bisogno di enormi quantità di dati per funzionare efficacemente, questo problema diventa ancora più acuto. La diffusione non controllata di tali dati su piattaforme terze potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza e la competitività delle aziende, dando luogo a un rischio concreto di spionaggio industriale, una realtà che le aziende non possono permettersi di ignorare.

Il secondo problema, le “allucinazioni” dell’IA, è un fenomeno meno noto ma altrettanto problematico. Si riferisce alla tendenza dell’IA generativa a produrre output inaspettati o inaccurati. Questo diventa un problema particolarmente delicato quando l’IA viene utilizzata per scopi critici o per interagire direttamente con i clienti, dove un errore o un’interpretazione sbagliata possono avere conseguenze gravi.

Per far fronte a queste sfide, le aziende stanno cercando soluzioni innovative per mantenere il controllo dei loro dati. Ad esempio, Walmart, Meta e LinkedIn sono solo tre delle numerose aziende che stanno attualmente sperimentando l’implementazione di soluzioni di IA generativa in-house per i loro dipendenti.Queste opzioni sono state progettate per garantire la sicurezza dei dati aziendali. Questo può avvenire attraverso il lancio di “parchi giochi” di IA generativa che offrono una varietà di modelli tra cui scegliere, o nel caso di Meta, attraverso lo sviluppo del proprio chatbot interno.

Un’altra importante iniziativa in questo ambito è quella di Salesforce, che ha sviluppato un’offerta che, pur essendo fortemente legata al loro ecosistema CRM, dimostra una chiara consapevolezza dei bisogni delle aziende. Salesforce capisce che le aziende cercano soluzioni di terze parti affidabili che garantiscano la non divulgazione dei loro segreti industriali e l’eliminazione dell’effetto “allucinazione” dell’IA.

Nonostante queste sfide, le aziende non stanno restando a guardare. Stanno rispondendo in modo proattivo, cercando l’assistenza di esperti per aiutarle a navigare in questo nuovo ambiente. Un esempio illuminante è Accenture, un gigante globale nel settore dei servizi di consulenza, che ha compreso i problemi sollevati dall’IA generativa e sta investendo massicciamente in intelligenza artificiale e gestione dei dati.

Con un investimento di 3 miliardi di dollari, Accenture non si limita a progettare di raddoppiare il numero di professionisti specializzati in intelligenza artificiale.Si impegna anche a fornire un supporto integrato e altamente professionale alle aziende che cercano di integrare l’IA generativa nei loro processi. Accenture riconosce l’importanza di queste competenze nel mondo moderno e vede un’opportunità significativa per acquisire nuove commesse e nuovi clienti mentre le aziende cercano assistenza per affrontare le sfide poste dall’IA generativa.

In aggiunta alle grandi aziende, è importante notare che le piccole e medie imprese (PMI) stanno anch’esse navigando nel panorama dell’IA generativa. Mentre le risorse finanziarie e tecniche possono essere più limitate, le PMI mostrano un notevole spirito innovativo.

Per molte PMI, l’IA generativa rappresenta una grande opportunità per competere su un piano più equo con le grandi imprese, grazie alla sua capacità di migliorare l’efficienza e di personalizzare l’esperienza del cliente. Tuttavia, le sfide relative alla sicurezza dei dati e alle “allucinazioni” dell’IA possono rappresentare ostacoli significativi.

Le PMI, in particolare, possono trovarsi a fronteggiare questioni relative alla sicurezza dei dati. Non avendo accesso alle stesse risorse delle grandi aziende, possono essere più vulnerabili a violazioni di dati o a forme di spionaggio industriale. Per questo, molte PMI stanno cercando soluzioni adatte alle loro dimensioni e al loro budget, come ad esempio l’adozione di piattaforme di IA generativa sicure e affidabili, che garantiscano la privacy dei dati.

Inoltre, l’effetto “allucinazione” dell’IA può essere particolarmente problematico per le PMI. Un errore di interpretazione da parte dell’IA potrebbe danneggiare la reputazione di una piccola impresa, avendo potenzialmente un impatto maggiore rispetto a quello che potrebbe avere su una grande azienda. Quindi, è fondamentale che le PMI investano nel test e nel monitoraggio dei loro sistemi di IA generativa, per garantire che funzionino in modo accurato e sicuro.

Nonostante queste sfide, le PMI stanno dimostrando una notevole resilienza e innovazione. Alcune stanno collaborando con consulenti o partner tecnologici per superare queste sfide, mentre altre stanno investendo nella formazione interna per sviluppare competenze specializzate in IA. Questo evidenzia l’adattabilità e l’agilità delle PMI nel rispondere a questo nuovo ambiente.

In conclusione, l’IA generativa rappresenta un’enorme opportunità, ma porta con sé anche sfide significative. Le aziende che saranno in grado di navigare con successo in questo nuovo paesaggio, bilanciando le potenzialità offerte dall’IA con la necessità di garantire la sicurezza dei loro dati e di mantenere la fiducia dei loro clienti, saranno quelle che riusciranno a trarre il massimo beneficio da questa rivoluzione tecnologica.

 

di Andrea Bruno Viliotti