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Le democrazie occidentali -da sempre incompiute- sono oggi quanto mai fragili, sottoposte all’attacco congiunto di un’unica, spaventosa chimera: quella del populismo autoritario e dei grandi interessi economici che lo sostengono. È il grido d’allarme lanciato da Noam Chomsky in “Precipizio”, nuovo libro pubblicato da Ponte alle Grazie in contemporanea mondiale. La figura-simbolo degli anni che stiamo attraversando è quello che Chomsky non esita a definire “il criminale più pericoloso della storia umana: Donald Trump.” La sua vicenda, anche se in apparenza conclusa, dimostra che dare per scontata la salute delle democrazie occidentali è un errore clamoroso. Il feroce attacco alla democrazia da parte del capitale globale, in corso da decenni, non è certo terminato, e continua ovunque, anche negli USA, in altre forme più perniciose ancora, trovando in ogni parte del mondo un alleato nelle tendenze autoritarie, razziste, nazionaliste e xenofobe: proprio mentre le crisi sanitaria ed ecologica mettono a dura prova la fibra delle comunità locali e della società globale. L’attivista Chomsky, naturalmente, ci sprona all’azione: Trump è stato infine sconfitto ma la fragilità della democrazia rimane tale, e mai come in questo tempo la lotta per salvare il sistema democratico s’intreccia con la lotta per salvare l’umanità e il pianeta stesso. Bisogna agire in fretta. E siamo tutti noi a doverlo fare.

 

N. CHOMSKY,
Precipizio. Il capitale all’attacco della democrazia e il dovere di cambiare rotta,
2021, Ed. Ponte alle Grazie,
pagg. 468, euro 18,05.