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L’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo. E per questo il settore sta vivendo un momento di rivoluzione nella ricerca di sostenibilità in fase di produzione.

A Valdagno, nel Vicentino, c’è la sede di uno dei gruppi più importanti del tessile laniero italiano, Marzotto Wool Manufacturing, che negli ultimi due anni ha investito 6,5 milioni di euro per aumentare la sostenibilità del proprio processo produttivo con molteplici progetti volti a diminuire l’impatto ambientale. “Il futuro è di tutti, per questo, cerchiamo di essere sempre più sostenibili, impegnandoci ogni giorno a ridurre il nostro impatto ambientale”, dice Giorgio Todesco, Ceo di Marzotto Wool Manufacturing.

Uno dei più recenti progetti aziendali è però collegato al cuore della produzione, la lana. “Lavoriamo la lana e il lino organici rispettando le più rigide normative internazionali cercando di rendere ogni nostro progetto sempre più ecosostenibile”, spiega ancora Todesco. “L’impegno verso un mondo più sostenibile e attento alle generazioni future è per Marzotto Wool Manufacturing una responsabilità quotidiana, da questa missione è nato il progetto Organic Wool&Linen, una collezione di tessuti organici in lana, lino e cotone certificati Gots”.

Organic Project è iniziato con un’attenta selezione dei partner. Tra questi vanno citati il gruppo Schneider, già partner di Marzotto Wool Manufacturing nei processi di pettinatura della lana, realtà autorevole che produce lana organica e certificata da allevamenti in Argentina,  Patagonia, Australia e Nuova Zelanda; il Linificio e Canapificio Nazionale, azienda leader che fa parte del gruppo Marzotto, nonché il maggior produttore di filato di lino organico d’Europa: le loro coltivazioni di lino biologico della Normandia non utilizzano defolianti e pesticidi.

“Tramite il rapporto consolidato e autentico con i partner strategici per questo progetto – incalza Todesco – garantiamo la tracciabilità e il controllo dell’intera filiera, in tutte le sue fasi. Tutto il processo produttivo industriale rispetta le più severe normative internazionali di tutela ambientale. Il nostro progetto è quello di proteggere le biodiversità presenti nel territorio e il benessere degli animali e a sensibilizzare tutti i protagonisti del processo produttivo, affinché siano rispettati i più alti standard ambientali internazionali, siano essi obbligatori che volontari. L’obiettivo è quello di produrre e creare comunità sociali, culturali ed economiche che amano il pianeta. Un piccolo passo, perché il domani dipende in larga misura dalle nostre scelte quotidiane”.

Ma questo è solo un esempio di una strategia in ottica green molto articolata. Le aree di intervento sono state la diminuzione del consumo idrico diretto e indiretto (per la diminuzione della produzione di carta) pari a 45.902.500 litri d’acqua annue equivalente al consumo idrico medio di 612.034 docce; il miglioramento della qualità delle acque reflue confluite all’impianto di depurazione, con un abbattimento del COD del 90%, i solidi sospesi del 94%, l’azoto totale del 78%; nuove linee di lavaggio tessuti in grado di risparmiare il 30% dell’acqua usata dalle linee tradizionali (installata in tutti gli stabilimenti) e utilizzare meno prodotti chimici; la riduzione di 4.069,8 tonnellate di anidride carbonica equivalente (grazie al minor consumo di energia elettrica e termica); la riduzione annua di consumo di energia elettrica di 1684 MWh, equivalente al consumo medio annuo di 525 famiglie italiane; la campagna plastic free ha permesso di diminuire del 10% la produzione di rifiuti di plastica annullando 1,53 tonnellate/anno di rifiuto plastico monouso, equivalenti a 402.632 bicchierini da caffè oppure 117.692 bottigliette d’acqua; la campagna paperless ha permesso di annullare 4,1 tonnellate all’anno di rifiuto di carta; la diminuzione annua del consumo di energia elettrica pari a 5.746 MWh equivalente al consumo medio annuo di 1.780 famiglie italiane.

Se invece si vuole analizzare il tema dell’innovazione, sempre in ottica green, è interessante il lavoro svolto dal reparto ricerca e sviluppo. “Marzotto Wool Manufacturing, negli ultimi dieci anni, ha investito nella ricerca e sviluppo di soluzioni che permettono di visualizzare in maniera realistica i tessuti prima della loro produzione”, spiega ancora Todesco. “L’obiettivo non è solo quello di creare un portale di info-commerce, ma sviluppare una piattaforma di co-design che permetta un dialogo aperto, costante e in tempo reale con i nostri clienti. Per questo, abbiamo sviluppato un sistema di simulazione realistica del tessuto che si può interfacciare con i sistemi CAD dei nostri clienti”.

I partner coinvolti sono stati selezionati. Tra di loro c’è Penelope, un software CAD, in grado di offrire una simulazione 2D di tessuti piani, di gestire lo spazio colore in coordinate spettrali L-a-b e di creare dei file (mappe); l’estensione Penelope Show Room, un portale info-commerce che permette ai clienti di visualizzare le collezioni in tempo reale e ordinare gli articoli che preferiscono; ma anche Color Digital, una piattaforma web che permette di scambiare i dati tra fornitore e cliente, creando una libreria digitale di tessuti con filtri di ricerca, di creare collezioni personalizzate per ogni cliente in base alle sue esigenze, di assicurare la fedeltà di riproduzione del colore e di poter visualizzare in tempo reale un tessuto in 3D applicandolo ad un modello come, ad esempio, una giacca o un pantalone.

Inoltre, per poter garantire la riproducibilità e la fedeltà delle simulazioni, tutti gli uffici di progettazione tessuti di Marzotto Wool Manufacturing sono stati forniti di spettrofotometri X-Rite, che permettono di acquisire i valori di riflettenza dei colori dei filati; e di monitor EIZO calibrati settimanalmente secondo gli standard dell’ICC Consortium, dotati di un gamut elevato e light box per poter paragonare gli effetti di colore del campione fisico con le simulazioni del CAD tessile in un ambiente a norma ISO D50.

“La collaborazione tra le diverse aziende coordinata dal team IT e dal nostro dipartimento designer – chiude Todesco – ha permesso la creazione di una piattaforma info-commerce per presentare le collezioni da remoto e una piattaforma di co-design, per sviluppare in tempo reale varianti esclusive per i clienti. Il tutto offrendo un maggior servizio al cliente per la riduzione del lead time dei campioni personalizzati, dando risposte in tempo reale e lavorando in ottica sostenibile grazie alla riduzione degli scarti di produzione, alla diminuzione del consumo di materia prima e all’efficientamento produttivo”.