Che cos’è il genio? Come nasce? Perché certi luoghi, in certi momenti, hanno prodotto una grande quantità d menti brillanti e di buone idee, mentre altri no? Oggi sappiamo che le persone geniali non nascono singolarmente, a caso, bensì a gruppi. Il genio tende a fare massa, e la genetica c’entra pochissimo: le epoche d’oro vanno e vengono molto più rapidamente di quanto cambi il patrimonio genetico. Quali sono le cause, quindi? Il clima? La ricchezza? Con piglio sicuro e humor irriverente, Weiner esamina le connessioni, anche le più inaspettate, tra l’ingegno e l’ambiente in cui si sviluppa, e lo fa accompagnandoci in sette luoghi esemplari: alcuni sono enormi metropoli, come la Vienna del 1900, altri sono piccoli centri, come la Firenze del Cinquecento. Certi, come l’antica Atene, sono ben noti; altri, come la Calcutta del XIX secolo, lo sono meno. Ciascuno di questi posti, tuttavia, ha rappresentato un momento culminante nella storia dell’umanità. E quasi tutti sono città: possiamo essere ispirati dalla natura, ma è chiaro che il contesto urbano ha qualcosa di particolarmente favorevole alla genialità, che questo libro ci invita a ripensare come il frutto di una cultura che la incoraggia, non come atto individuale ma come responsabilità collettiva.
E. Weiner,
La geografia del genio. Alla ricerca dei luoghi più creativi del mondo, dall’antica Atene alla Silicon Valley,
ed. Bompiani,
413 pagg., 2016,
18,99 euro.