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Gucci è uno dei brand più importanti e riconoscibili al mondo: grazie al suo operato, è diventato senza dubbio uno dei marchi più rappresentativi del made in Italy. Nel 2021 i dipendenti dell’azienda, circa 20.900, hanno lavorato duramente, tanto da generare introiti per 9.731 milioni di euro.

L’azienda tuttavia ha anche delle importanti responsabilità: le sue circa 500 boutique in tutto il mondo in passato hanno consumato molta energia; tutto ciò ha un impatto sull’ambiente, e questo Gucci lo sa, è perciò che dal 2020 redige annualmente un Equilibrium impact report, il quale, è necessario per comunicare in maniera efficace i propri progetti ESG agli stakeholder.

È tuttavia errato pensare che l’azienda abbia iniziato soltanto di recente a occuparsi delle tematiche ESG, il suo impegno è iniziato molto prima, circa nel 2007, ed è continuato nel corso degli anni.

MATERIALI SOSTENIBILI: UN PASSO IMPORTANTE VERSO LA SOSTENIBILITÀ

Gucci presta molta attenzione ai materiali che utilizza e alla loro tracciabilità, così da poter monitorare le sue azioni in cui opera e cercare di diminuire l’impatto ambientale. Nel 2021 ha creato Demetra, un materiale sostenibile che è stato impiegato per la realizzazione delle proprie collezioni, fra cui “Gucci off the Grid”.

Anche la tracciabilità delle materie grezze è aumentato sensibilmente: I materiali ricavati da piante e animali sono ora tracciabili al 99%, mentre in generale la tracciabilità si attesta al 95%.