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In occasione dell’avvio della seconda settimana di lavori al summit di Sharm-El-Sheikh, quella critica per il raggiungimento di intese sui temi cruciali, il presidente Sameh Shoukry convoca una plenaria informale “di inventario”. Ed esorta i gruppi a concentrarsi sul raggiungimento di un risultato positivo, stilando un programma di lavoro che prevede la risoluzione delle questioni in sospeso entro mercoledì, per giungere a un accordo globale entro la fine della Conferenza.

Nella giornata del Gender Day, prima sessione della seconda settimana di lavori alla Cop27, il presidente del Summit Sameh Shoukry, ministro degli Esteri egiziano, ha convocato una plenaria informale “di inventario”. Obiettivo: esortare le parti e i gruppi a concentrarsi sul raggiungimento di un risultato positivo, ribadendo la “necessità di un risultato coerente con l’etica di attuazione della COP27 e di promuovere gli impegni sul clima”.  La seconda settimana di Conferenza sarà quella cruciale, nella quale bisognerà giungere a un punto finale di intesa sulle questioni più spinose: prima fra tutti, i fondi da elargire ai Paesi più vulnerabili per ristorare perdite e danni dovuti al cambiamento climatico. Un tema su cui pare ancora lontano un accordo decisivo.

“C’è ancora molto lavoro davanti a noi, se vogliamo ottenere risultati significativi e tangibili di cui possiamo essere orgogliosi. Ora dobbiamo cambiare marcia e integrare le discussioni tecniche con un impegno più politico e di alto livello“, ha affermato Shoukry. 

Il programma di lavoro

A seguito della consultazione con le parti e i gruppi coinvolti nei negoziati, il presidente della COP ha definito un programma di lavoro per raggiungere un accordo nei negoziati della COP27. Ecco i punti salienti:

  • Prosecuzione dei negoziati tecnici su questioni chiave sotto gli organi direttivi fino alla fine di martedì 15 novembre
  • Consultazioni continue della Presidenza su tutte le questioni in discussione
  • Risoluzioni a partire da mercoledì 16 novembre.

 Nella sua dichiarazione resa alla plenaria, il presidente della COP ha individuato i co-facilitatori tecnici che avranno il compito di collaborare per concludere con successo i punti all’ordine del giorno riportati dalle riunioni degli organi sussidiari. Ciò includerà, tra l’altro, misure di mitigazione, adattamento, perdite e danni, agricoltura, genere e misure di risposta. 

La presidenza della COP27 auspica che quasi tutte le questioni in sospeso siano risolte entro mercoledì (16 novembre) mattina, in modo che un accordo tempestivo possa essere raggiunto entro l’ultimo giorno della COP. Per raggiungere questo obiettivo, il presidente della COP ha accolto con favore un intenso impegno con tutte le parti, spiegando che “il nostro obiettivo comune è adottare venerdì decisioni e conclusioni di consenso che costituiranno risultati completi, ambiziosi ed equilibrati della conferenza di Sharm el Sheikh”.

Fonte: https://www.esg360.it/