Nel Canale di Sicilia l’isola vulcanica di Pantelleria ha un grande potenziale geotermico. È quanto palesa una ricerca dal notevole valore scientifico e con ricadute sul piano ambientale, delle energie rinnovabili e dell’ecosostenibilità. Lo studio è stato pubblicato su Geothermal Energy, una ricerca generata dalla collaborazione tra Università di Catania e GFZ di Potsdam.
Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista “Geothermal Energy”, ha rivelato che ad appena due chilometri di profondità si raggiungono temperature fino a 490° C. Una risorsa che potrebbe dare slancio alle energie rinnovabili dell’isola
La ricerca mette in evidenza che nel sottosuolo della suggestiva isola vulcanica (che si trova a soli 65 chilometri dalla Tunisia e a 110 dalla Sicilia) vi è un enorme potenziale geotermico: fino a 490°C a soli due chilometri di profondità. Lo studio, dal titolo “Thermal model of the Pantelleria Island (Sicily Channel, Southern Italy): new insights for promoting the sustainable exploitation of geothermal resources on the island” — in italiano: Modello termico dell’isola di Pantelleria (Canale di Sicilia, Italia meridionale: nuovi spunti per promuovere lo sfruttamento sostenibile delle risorse geotermiche dell’isola, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Geothermal Energy -Springer Nature.
Quali sono gli aspetti più rilevanti della ricerca sul piano scientifico, tecnologico, naturalistico, ambientale? In particolar modo qual è il nesso con la dimensione delle energie rinnovabili? Lo scienziato Marco Viccaro, docente all’Università di Catania e presidente dell’Associazione italiana di vulcanologia, spiega: «Le competenze messe in campo dal mondo scientifico nella prospezione (un tipo di indagine geologica, ndr) delle risorse di calore nel sottosuolo oggi hanno raggiunto livelli eccelsi, così come è tale il livello tecnologico associato allo sfruttamento dell’energia geotermica a scala globale. Basti pensare che, nell’ambito delle energie rinnovabili, la geotermia è la risorsa che mantiene i potenziali di utilizzo teorici più vicini a quelli tecnici e reali di sfruttamento. Significa che sia la scienza sia la tecnica sono sostanzialmente pronte per valutare le risorse disponibili e trovare le migliori soluzioni tecnologiche per utilizzarle in modo sostenibile. La possibilità di intraprendere questo percorso di integrazione del geotermico con le altre risorse rinnovabili è quindi dipendente solo ed esclusivamente dalle scelte politiche che si vorranno operare in tal senso».
In questo studio è stato ricostruito il modello geologico e termico tridimensionale dell’intera isola, partendo da una significativa anomalia termica al centro del territorio. Viccaro, entrando nel merito più tecnico, palesa:«Le temperature raggiungono valori alti, di circa 490°C a soli due chilometri di profondità, aprendo scenari concreti per l’utilizzo dell’energia geotermica come risorsa rinnovabile. Lo studio evidenzia anche l’influenza determinante dei principali lineamenti tettonici sulla distribuzione del calore, e fornisce una mappa dettagliata dello stato termico del sottosuolo, preziosa per pianificare eventuali interventi di sfruttamento sostenibile della risorsa».
Dalle Eolie, dove vi è già un progetto in corso (Thermal model of Aeolian Islands for new perspectives of sustainable exploitation of geothermal resources — Modello termico delle Isole Eolie per nuove prospettive di sfruttamento sostenibile delle risorse geotermiche), a Pantelleria, al mondo etneo: le nuove ricerche dimostrano come la modellazione geotermica avanzata sia oggi uno strumento indispensabile per la caratterizzazione delle risorse del sottosuolo e la transizione energetica dei territori insulari. La Sicilia si conferma un grande laboratorio scientifico all’aperto, una terra piena di tesori naturalistici, un luogo dove il mondo del sottosuolo si mostra con una pluralità di fenomeni vulcanici, anche di fenomeni di vulcanesimo secondario. La stessa ricchezza della biodiversità è frutto della lunga storia geologica, del dinamismo dei vulcani — si pensi a quanto l’Etna abbia arricchito il suolo della Piana di Catania, resa non solo più fertile ma anche unica nel suo genere-le arance rosse ne sono un grande esempio. Molti studiosi hanno evidenziato come la vita dei vulcani abbia scandito la vita sulla Terra. Adesso la nuova frontiera è la geotermia.

di Salvo Fallica

Fonte: https://www.corriere.it/pianeta2030/25_aprile_15/geotermia-nascosta-sottosuolo-dell-isola-pantelleria-modello-svela-potenziale-energetico-sicilia-69fe48a4-19db-11f0-bf67-d8c30bff1ca4.shtml?bsft_eid=51c120fc-35dd-41f1-9433-a75607711847&bsft_clkid=5e5cca64-2a69-4e9c-9fe7-5a22550a474d&bsft_uid=ae348caa-5879-44cc-b7ad-1a3a3bb9e9ed&bsft_mid=5620aebe-cb67-468b-bf90-83b9283ea0ad&bsft_txnid=51a5881e-27ad-443e-85cf-4d4ebffe7b46&bsft_utid=ae348caa-5879-44cc-b7ad-1a3a3bb9e9ed-Newsletter_COR_CLIMA_E_AMBIENTE&bsft_mime_type=html&bsft_ek=2025-04-16T14%3A30%3A00Z&bsft_lx=6&bsft_tv=410&bsft_aaid=72bb9dec-3452-4075-a63c-0f8d60246a1e