Categorie: Editorial
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Giulia Marzetti è esperta in sostenibilità e ha pregressa esperienza alla Commissione Europea. Nel 2021, ha partecipato al Women Impactx, è stata finalista del Premio Donna e nominata Environmental Education 30 under 30. Di recente è stata speaker al TEDx Novara Women 2023. Abbiamo deciso di farle alcune domande, vista la sua esperienza sul tema della transizione energetica e il suo ruolo di spessore istituzionale nell’Unione europea.

Giulia, il tuo percorso formativo è ricco di esperienze all’estero e incontri importanti, come quello avvenuto in Bangladesh, nel 2015, con Muhammad Yunus (premio Nobel per la pace 2006 e presidente della Grameen Bank). Com’è nato il tuo interesse per l’ingegneria e in particolare per il cambiamento climatico?

Ho avuto la fortuna di essere stata sempre circondata da role models in ambito scientifico e c’è sempre stata una forte attenzione all’ambiente durante la mia infanzia. Una delle mie passioni è stata la fisica, in particolare la fisica quantistica. Da lì, ho unito il tutto, studiando ingegneria chimica nel Regno Unito, dove c’è un approccio molto più pratico agli studi. Usare le mie competenze scientifiche per combattere il cambiamento climatico è venuto naturale. Le materie scientifiche sono importantissime per l’adattamento e la mitigazione al cambiamento climatico. Già durante l’università, ho cominciato ad avvicinarmi al mondo della sostenibilità, per esempio lavorando come carbon advisor per delle NGO e aiutando a migliorare la loro efficienza energetica. Dall‘università in poi, ho lavorato nel settore della sostenibilità, cominciando proprio negli impianti, poi come consulente di infrastrutture, per arrivare infine alla Commissione Europea, prima come Project Officer, fino a occuparmi di energia in senso trasversale con l’elettrificazione dei trasporti, lo stoccaggio di energia e la decarbonization delle industrie.

Parlaci della tua esperienza all’interno della Commissione Europea.

Nel 2018, sono arrivata in Commissione Europea e mi sono occupata di tantissimi argomenti diversi, come la decarbonizzazione delle industrie Europee e l’industria 4.0.

Ho cominciato a lavorare come Project Officer, sono stata manager di un grande portfolio di progetti Horizon 2020 sullo stoccaggio di energia e elettrificazione dei trasporti.

Come Policy Officer, ho seguito public-private partnership industriali su tecnologie di ultima generazione, come batterie di ultima generazione e contribuito a pacchetti di legislature industriali tra cui il programma Horizon Europe. 

Come si articola il tuo impegno specifico nella promozione dei 17 Goals dell’Agenda 2030?

Ho modo di contribuire alla Agenda 2030 sia con il mio lavoro che con la mia attività di divulgazione. 

Con il mio lavoro, sia da consulente in infrastruttura e sostenibilità, che nelle istituzioni europee andando a toccare tematiche quali energia pulite e città sostenibili. 

Contribuisco poi con la mia attività di divulgazione, tramite i miei contenuti e il mio ruolo in diverse associazioni a partire dal Rotary International. Da diversi anni, creo contenuti educativi in materia di cambiamento climatico, tecnologie per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico e l’intersezione tra la parità di genere e le tecnologie. 

Impegnarmi per la parità di genere e promuovere materie scientifiche per le donne e le ragazze sono state delle mie costanti nella vita. Sia facendo workshop che eventi come hackathons e eventi di networking volti a ispirare più donne nelle materie STEM. 

Come mentore per diversi programmi incluso per i Global Shapers del World Economic Forum e come speaker a diversi eventi, più recentemente con una TEDx. 

Nel 2021 hai partecipato al Women Impactx e sei stata finalista del Premio Donna. Quale messaggio vuoi trasmettere alle ragazze e le donne che volessero intraprendere il tuo stesso tipo percorso?

Avrei davvero tanti consigli da dare, ma quello che sento più pressante al momento è: sii curiosa e sperimenta il più possibile. Ma anche essere preparata e cominciare ad avere esperienze lavorative il più presto possibile. Non scoraggiarti all’ inizio se incontri situazioni difficili legate alla parità di genere, solo lavorando insieme e sostenendoci a vicenda potremo cambiare le cose. La decarbonizzazione dell’economia dà tantissime opportunità a livello lavorativo. Per chi sceglie di lavorare nel settore delle rinnovabili, e più in generale della sostenibilità, si celano soddisfazione personali e collettive davvero appaganti.

Quali sono le tue fonti di informazione per tenerti aggiornata quotidianamente?

Uso diverse newsletters per tenermi aggiornata sulle ultime notizie in sostenibilita’, come per esempio il Sustainable Times. 

Mi piace molto approfondire con l’Economist e il Financial Times. 

Poi riviste specifiche del settore come Le Scienze e Nature. 

Quai sono 3 azioni che possiamo compiere da subito per contrastare la crisi climatica?

Informarsi: sulla crisi climatica da fonti accertabili e su cosa possiamo fare.

Parlarne: a tutti e il più possibile 

Votare: (con le nostre scelte e con il nostro portafoglio, cioè cosa compriamo)

Ci consigli un podcast, un libro e un personaggio famoso a cui ti ispiri?

Per il podcast conduco due podcast sulla sostenibilità, uno in italiano e l’altro in inglese 

Qui il link di Sostenibilità Italiana, il mio podcast in Italiano. 

https://open.spotify.com/show/2zqpgthUKyQA6a9lO724I8 

E il link al mio podcast inglese https://open.spotify.com/episode/2DoeYkTu8Z5O48mrTl1rbI?si=JuWESil6TeKRGrLuX8BVng&nd=1

A parte questo, mi piacciono molto gli approfondimenti del the Economist con il podcast “The intelligence” 

Per il libro: The Uninhabitable Earth: Life After Warming, un libro di David Wallace-Wells che racconta il mondo con le conseguenze del cambiamento climatico.  

Personaggio famoso: mi ha sempre affascinata la figura di Marie Curie, che è stata la sola donna a vincere entrambi il premio Nobel per la fisica e per la chimica. 

 

di Marco Camporese