La guerra ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina ha avuto forti ripercussioni sui mercati dell’energia e dei prodotti alimentari. I paesi dell’UE coordinano strettamente le azioni tese a garantire l’approvvigionamento energetico e prezzi accessibili.
Prezzi dell’energia e sicurezza dell’approvvigionamento
Dalla metà del 2021 si registra una volatilità dei prezzi dell’energia. Il prezzo dei carburanti nell’UE è aumentato a seguito dell’aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina, il che ha suscitato preoccupazioni anche per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. La decisione della Russia di sospendere le forniture di gas a vari Stati membri dell’UE ha avuto ulteriori ripercussioni sulla situazione.
Affrancamento graduale dalla dipendenza dai combustibili fossili russi
Con la dichiarazione di Versailles i leader dei 27 Stati membri dell’UE hanno convenuto, nel marzo 2022, di procedere quanto prima all’affrancamento graduale dell’UE dalla dipendenza dai combustibili fossili russi.
Il 30 e 31 maggio 2022 il Consiglio europeo ha convenuto di vietare quasi il 90% di tutte le importazioni di petrolio russo entro la fine del 2022, con un’eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto.
Tenendo conto dei diversi mix energetici e delle diverse condizioni e circostanze degli Stati membri, i leader dell’UE hanno chiesto di:
- diversificare ulteriormente le fonti e le rotte di approvvigionamento energetico
- accelerare la diffusione delle energie rinnovabili
- migliorare ulteriormente l’efficienza energetica
- migliorare le interconnessioni delle reti del gas e dell’elettricità
Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas
Il 24 novembre 2022 il Consiglio ha raggiunto un accordo sul contenuto di nuove misure volte a garantire e condividere l’approvvigionamento di gas nell’UE. Le nuove misure:
- miglioreranno la solidarietà in caso di reale emergenza e di penuria nell’approvvigionamento di gas
- garantiranno un migliore coordinamento degli acquisti congiunti di gas
- limiteranno la volatilità dei prezzi del gas e dell’energia elettrica
- fisseranno parametri di riferimento affidabili per i prezzi del gas
l 5 agosto 2022 il Consiglio ha adottato mediante procedura scritta il regolamento sulla riduzione della domanda di gas del 15%. L’adozione ha fatto seguito all’accordo politico raggiunto a luglio. Il regolamento è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale l’8 agosto ed è entrato in vigore il giorno successivo.
Nel marzo 2023 il Consiglio ha adottato formalmente una proroga di un anno, fino al 31 marzo 2024, dell’obiettivo di riduzione volontaria della domanda di gas.
Il 27 giugno 2022 il Consiglio ha adottato un nuovo regolamento sullo stoccaggio del gas, che era stato presentato dalla Commissione europea nel marzo dello stesso anno.
Le norme mirano a garantire che gli impianti di stoccaggio del gas degli Stati membri dell’UE siano riempiti prima delle stagioni invernali e possano essere condivisi con gli Stati membri che non ne possiedono.
Ridurre le bollette dell’energia
Il 6 ottobre 2022 i paesi dell’UE hanno adottato un regolamento di emergenza per far fronte al rincaro dei prezzi dell’energia e aiutare i cittadini e le imprese più colpiti dalla crisi energetica.
Il regolamento prevede tre misure di emergenza:
- la riduzione del consumo di energia elettrica
- la fissazione di un tetto massimo ai ricavi dei produttori di energia elettrica
- la garanzia di un contributo di solidarietà da parte delle imprese del settore dei combustibili fossili
A livello nazionale, i paesi dell’UE stanno adottando misure per fornire aiuto ai cittadini e alle imprese che devono far fronte a bollette più elevate per il loro consumo di energia, in parte seguendo gli orientamenti dell’UE forniti nel pacchetto di misure in materia di prezzi dell’energia presentato dalla Commissione nell’ottobre 2021 e nel quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato dell’UE.
Contrastare i prezzi elevati dell’energia
Il 19 dicembre 2022 i ministri UE dell’Energia hanno concordato nuove norme per istituire un meccanismo di correzione del mercato volto a proteggere i cittadini e l’economia da prezzi eccessivamente elevati. Il regolamento mira a limitare gli episodi di prezzi eccessivi del gas nell’UE che non riflettono i prezzi del mercato mondiale, garantendo nel contempo la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la stabilità dei mercati finanziari.
Il meccanismo di correzione del mercato si attiva automaticamente se si verifica un “evento di correzione del mercato” e può essere disattivato o sospeso in base a norme stabilite nel regolamento.
Gli Stati membri hanno convenuto che il meccanismo si applicherà ai contratti derivati con scadenze a un mese, a tre mesi e a un anno.
Nel dicembre 2022 il Consiglio ha deciso di fissare a 60 dollari al barile il tetto sui prezzi del petrolio greggio e degli oli greggi di petrolio o di minerali bituminosi originari della Russia o esportati dalla Russia.
Il tetto sui prezzi del petrolio russo mira a limitare i picchi di prezzo determinati da condizioni di mercato straordinarie e a ridurre drasticamente gli introiti che la Russia ha ottenuto dal petrolio dopo aver scatenato la sua guerra illegale di aggressione contro l’Ucraina. Servirà inoltre a stabilizzare i prezzi dell’energia a livello mondiale attenuando al tempo stesso le conseguenze negative in termini di approvvigionamento energetico dei paesi terzi.
Nel febbraio 2023 il Consiglio ha deciso misure supplementari per porre un tetto ai prezzi, ossia due massimali di prezzo per i prodotti petroliferi classificati con il codice NC 2710 originari della Russia o esportati dalla Russia.
Mercati dei prodotti alimentari
L’aggressione militare russa contro l’Ucraina ha un impatto diretto sulla sicurezza alimentare e sull’accessibilità economica dei prodotti alimentari a livello mondiale.
Grazie alla politica agricola comune (PAC), la disponibilità di prodotti alimentari, mangimi e concimi non è fonte di particolare preoccupazione nell’UE. L’UE è ampiamente autosufficiente e si prevede che il suo mercato unico sarà all’altezza del suo ruolo assorbendo gli shock, garantendo la sicurezza alimentare per i cittadini dell’UE e assicurando agli agricoltori europei sostegno al reddito.
Tuttavia, la riduzione delle importazioni di mais, frumento, olio e farina di colza e di girasole dall’Ucraina ha ripercussioni soprattutto sui prezzi dei mangimi e sull’industria alimentare dell’UE. Alla luce degli elevati prezzi di mercato e delle tendenze inflazionistiche a causa della guerra in Ucraina, la preoccupazione principale nell’UE continua a essere l’accessibilità economica.
Cibo per il mondo
La tragedia in atto in Ucraina sta avendo un impatto in tutto il mondo, in quanto l’invasione non provocata e ingiustificata della Russia sta intensificando una crisi alimentare mondiale.
I paesi dell’UE agiscono insieme per aiutare le persone a far fronte all’impennata dei prezzi e fornire assistenza alle popolazioni più povere del mondo.
Nella riunione informale dei capi di Stato o di governo tenutasi a Praga, Repubblica ceca, il 7 ottobre, i leader dell’UE hanno sottolineato l’importanza di rivolgersi ai paesi terzi per contrastare le narrazioni da parte della Russia e hanno espresso la loro determinazione a sostenere i loro partner in tutto il mondo nell’affrontare le questioni relative alla sicurezza alimentare.
Nella riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022, i leader dell’UE hanno sottolineato che la Russia è l’unica responsabile della crisi alimentare mondiale e l’hanno esortata a smettere immediatamente di prendere di mira le strutture agricole e a consentire l’esportazione dei cereali ucraini.
leader dell’UE hanno sottolineato che le sanzioni dell’UE nei confronti della Russia consentono la libera circolazione dei prodotti agricoli e alimentari nonché la fornitura di assistenza umanitaria. Hanno espresso forte sostegno ai lavori sui corridoi di solidarietà, che stanno agevolando le esportazioni di prodotti alimentari dall’Ucraina attraverso rotte terrestri e attraverso i porti dell’UE, e hanno chiesto di intensificare gli sforzi per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare le conseguenze della crisi.
Il 20 giugno 2022 il Consiglio ha adottato conclusioni sulla risposta di Team Europa all’insicurezza alimentare mondiale. I ministri hanno sottolineato che:
- la guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina ha conseguenze disastrose per la popolazione ucraina e anche a livello mondiale
- la guerra di aggressione della Russia ha aggravato drammaticamente la crisi della sicurezza alimentare
- Le sanzioni dell’UE nei confronti della Russia sono concepite appositamente per non colpire i prodotti alimentari e agricoli
Il Consiglio ha chiesto agli Stati membri di collaborare per affrontare il problema dell’insicurezza alimentare mondiale lungo quattro filoni d’azione:
- solidarietà attraverso aiuti di emergenza e sostegno all’accessibilità economica
- promozione della produzione sostenibile, della resilienza e della trasformazione dei sistemi alimentari
- agevolazione degli scambi commerciali aiutando l’Ucraina ad esportare prodotti agricoli attraverso diverse rotte e promuovendo il commercio mondiale
- multilateralismo efficace e forte sostegno al ruolo centrale del gruppo delle Nazioni Unite di risposta alla crisi mondiale per coordinare gli sforzi mondiali
I leader dell’UE hanno discusso della sicurezza alimentare e dell’accessibilità economica dei prodotti alimentari anche nel corso della riunione straordinaria del Consiglio europeo che si è svolta il 30 e 31 maggio 2022. Hanno condannato con fermezza la distruzione e l’appropriazione illecita della produzione agricola ucraina da parte della Russia e hanno invitato la Russia a:
- porre fine agli attacchi contro le infrastrutture di trasporto in Ucraina
- revocare il blocco dei porti ucraini sul Mar Nero
- consentire le esportazioni di prodotti alimentari, in particolare da Odessa
Il Consiglio europeo ha invitato gli Stati membri ad accelerare i lavori sui corridoi di solidarietà proposti dalla Commissione e ad agevolare le esportazioni di prodotti alimentari dall’Ucraina e ha chiesto una risposta globale alle sfide in materia di sicurezza alimentare a livello mondiale.
Mobilità delle persone e delle merci
L’invasione dell’Ucraina ha avuto un impatto significativo sulla mobilità delle persone e delle merci nell’UE in tutti i modi di trasporto.
Tra i problemi principali figurano le forniture di carburante e i prezzi dei carburanti, così come le sfide logistiche legate agli attraversamenti delle frontiere e alle restrizioni dello spazio aereo. Inoltre, le importazioni di merci e il massiccio afflusso di rifugiati ucraini verso i paesi dell’UE hanno comportato sfide operative per il settore.
Per quanto riguarda la solidarietà con i rifugiati ucraini, gli Stati membri hanno attuato una serie di misure, quali la creazione di poli di trasporto e di informazione ai principali valichi di frontiera e l’agevolazione del trasporto di aiuti umanitari.
I ministri UE dei Trasporti sostengono pienamente le iniziative della Commissione al riguardo:
- i corridoi di solidarietà per ottimizzare le catene di approvvigionamento e i controlli tra l’Ucraina e l’UE e creare nuove rotte di trasporto
- un piano di emergenza per rafforzare la resilienza dei trasporti in tempi di crisi
Un accordo per la liberalizzazione temporanea di alcune operazioni di trasporto di merci su strada tra l’UE e l’Ucraina e la Moldova è entrato in vigore a inizio luglio 2022.