Parigi, 4 febbraio 2025. Quando Massimo Inguscio ha preso la parola, la sala dell’UNESCO è piombata nel silenzio. L’occasione era l’inaugurazione dell’Anno internazionale della scienza e delle tecnologie quantistiche proclamato dalle Nazioni Unite. Tutti sapevano che non si sarebbe trattato di una cerimonia come le altre. Non sarebbe stata una celebrazione vuota, una sfilata di premi Nobel e burocrati in giacca e cravatta. No. Era un avvertimento. Un monito.
“Siamo dentro una rivoluzione che cambierà ogni aspetto delle nostre vite. E lo farà molto prima di quanto pensiamo.”
Perché la fisica quantistica, con i suoi principi apparentemente paradossali, è già qui. È nel cuore dei computer quantistici, capaci di calcoli milioni di volte più veloci dei supercomputer di oggi. È nelle comunicazioni quantistiche, che renderanno lo spionaggio impossibile, trasformando per sempre la sicurezza globale. È nella medicina del futuro, dove nuovi sensori quantistici permetteranno di diagnosticare malattie nel corpo umano prima ancora che si manifestino.
La vita nel 2035: cosa ci aspetta davvero?
Chi pensa che tutto questo sia una fantasia da laboratorio, farebbe bene a svegliarsi. Gli scenari che gli scienziati stanno delineando non sono il futuro: sono il presente che bussa alla porta.
•Computer quantistici: Google ha già costruito un prototipo capace di risolvere in 200 secondi un calcolo che un normale supercomputer impiegherebbe 10.000 anni a fare. E siamo solo all’inizio.
•Medicina quantistica: Gli ospedali avranno scanner così precisi da rilevare un tumore quando è formato da poche cellule, rendendo le cure molto più efficaci.
•Internet quantistico: Cina ed Europa stanno testando reti di comunicazione che usano l’entanglement quantistico, un fenomeno che Einstein stesso definiva “spaventoso”, per rendere le informazioni istantanee e non intercettabili.
•Energia pulita: I nuovi materiali quantistici stanno aprendo la strada a celle solari con un’efficienza del 90%, contro il misero 20% di oggi.
•Finanza e sicurezza: Con l’AI potenziata dalla computazione quantistica, le previsioni economiche diventeranno quasi infallibili, mentre la crittografia tradizionale diventerà inutile: chi avrà il potere di decifrare ogni codice avrà in mano il mondo.
L’Europa rischia di restare indietro. E chi resta indietro, scompare.
“Siamo di fronte a una nuova corsa agli armamenti, solo che questa volta non si combatte con bombe e carri armati, ma con qubit e superconduttori” ha detto Tommaso Calarco, l’uomo che guida il Quantum Flagship dell’Unione Europea.
Il problema? Gli investimenti.
•Gli Stati Uniti hanno stanziato 3 miliardi di dollari per la ricerca quantistica
•La Cina ha già messo in campo oltre 10 miliardi e ha un laboratorio quantistico a Hefei che dovrebbe spaventare chiunque.
•L’Europa? Troppo lenta, troppo divisa. Se non accelera ora, rischia di trasformarsi in una colonia digitale delle superpotenze.
La lezione della storia: chi controlla la tecnologia, controlla il mondo.
Non è la prima volta che accade. Chi ha dominato l’energia atomica ha scritto il destino del XX secolo. Chi ha controllato Internet ha imposto la propria egemonia nel XXI. Ora la sfida si gioca sulla fisica quantistica. E chi vincerà questa corsa, avrà il controllo assoluto sulla tecnologia, sulla sicurezza, sull’economia globale.
Ma noi, in Europa, siamo pronti? O guarderemo ancora una volta il mondo cambiare, lasciando che siano gli altri a decidere per noi?
di Isabella Zotti Minici